Google, Facebook o Email Marketing per promuoverti?

Analisi concorrenza: per portare traffico mirato e qualificato al vostro sito web o progetto online, le modalità sono le più disparate. Si va dai circuiti di visibilità di Google Adwords, ai Social Network come Facebook, all’email marketing che prevede l’invio di email promozionali ad un mercato selezionato, al posizionamento organico nei motori di ricerca, alla ricerca di joint venture e collaborazioni online, ecc. ecc.

analisi concorrenza

Ti ricordo che il traffico è la condizione indispensabile senza la quale è impossibile ottenere nuovi potenziali clienti dal web.

Gli altri ingredienti per strutturare un progetto online di successo li descrivo nello special report dal titolo: Come Cercare Clienti: Strategie e strumenti concreti per acquisire nuovi clienti”  , che se vuoi puoi scaricare da questo link.

Ma quale, degli strumenti che abbiamo a disposizione, dobbiamo scegliere tra quelli appena citati?

Intanto buona regola è usarli tutti seppur con pesi differenti. Nel senso che per portare traffico mirato e qualificato al tuo sito dovrai utilizzare un po’ tutte le fonti e strumenti seppur con pesi diversi.

Questo per il semplice motivo che se una delle modalità che usi dovesse fallire o divenire arida (cioè non produrre più sufficienti contatti) gli spazi di manovra e i tempi necessari per attivarne un’altra potrebbero essere lunghi con il rischio che il tuo business resti al palo nella rete e probabilmente non solo li….

Per cui potrà esser preponderante google adwords, ma presenti anche posizionamento organico e social network con alcune operazioni di email marketing seppur in misura minore. Oppure si potrà puntare ai social network in maniera preponderante con una minima presenza di posizionamento organico, di alleanze via web e google adwords ecc. ecc.

Ma come allora attribuire questi pesi?

L’aspetto che spesso viene poco considerato, e che al contrario a mio avviso è strategico, è l’analisi di mercato iniziale e di questa in particolar modo è l’analisi della concorrenza online.

Ti domanderai che centra analizzare i propri concorrenti per decidere come posizionare il proprio sito o che strumenti utilizzare nella rete internet per portare traffico al tuo business.

Ebbene sapere quanto è affollata l’arena competitiva online è a mio avviso un fattore decisivo. Ho visto porgetti online naufragare proprio per il fatto di non aver verificato questo aspetto combinato con una basilare ricerca di mercato specie per quanto riguarda i termini di ricerca più richiesti per il proprio settore merceologico di appartenenza. Essere cioè partiti testa bassa utilizzando ed investendo migliaia di euro, per esempio nei circuiti di google, senza però ottenere un significativo ritorno o addirittura senza ripagarsi l’investimento fatto.

Cosa avviene infatti in questi casi? Succede che non si valuta attentamente come quel determinato circuito di visibilità sia oltremodo affollato cioè fatto da competitors che oramai da anni occupano stabilmente le prime pagine di quel circuito, che sono conosciuti ed apprezzati e che in definitiva è particolarmente difficile scalzarli. Le barriere d’entrata sono perciò alte…. molto alte e talvolta troppo alte per entrarvi.

Si può in alternativa scegliere dei sotto circuiti o applicare il principio su esposto dei pesi differenti.

Per passare dalla teoria alla pratica: vi sono strumenti potentissimi in rete che permettono di verificare il livelli di concorrenza nel circuito per parole chiave di ricerca specifiche.

Accedi alla slide in pdf che ti mostra lo strumento accedendo a questo indirizzo:  Livelli concorrenza online

Poniamo per esempio che la tua azienda produca o commercializzi ombrelli.

Il tuo potenziale cliente che tipo di ricerca potrebbe fare in rete per cercare un’azienda come la tua ?

Molto probabilmente scriverà “produttori ombrelli” oppure “ingrosso ombrelli” “dettaglio ombrelli” shop ombrelli” e via discorrendo.

Attraverso i cosiddetti selettori di parole chiave di ricerca potrai verificare il livello di concorrenza cioè quanti competitors pagano per essere presenti per esempio nella prima pagina di google.

Ora i livelli possono essere: BASSI – MEDI – ALTI

Vediamo i vari casi studio:

LIVELLI BASSI DI CONCORRENZA CON SUFFICIENTI RICHIESTE DEL MERCATO:

in questo caso la parola magica è Google Adwords. Esatto investi almeno sino al 50% delle tue risorse pubblicitarie e più in Google Adwords. Avrai grandissime possibilità di successo. Google Adwords ti permette di essere ai primissimi posti per tutte le principali parole chiave di ricerca che ti riguardano e ciò istantaneamente così da verificar velocemente il tipo di riscontro offerto dalla rete senza tanti competitors paganti alle “calcagna”. Il mix potrebbe esser completato costruendoti una visibilità naturale con presenza fissa per la principale keyword nei motori di ricerca e l’effettuazione di tanto in tanto di operazioni di email marketing cioè di invio mirato di un messaggio pubblicitario ai tuoi potenziali clienti attraverso l’acquisto preventivo di database. Però il centro focale ribadisco sarà il pay per click. Completa magari il tutto aprendoti una paginetta Facebook a livello aziendale ponendo le basi per una tua presenza nei social network.

LIVELLI MEDI DI CONCORRENZA CON SUFFICIENTI RICHIESTE DEL MERCATO: se la tua concorrenza è si presente ma ancora non agguerrita Google Adwords sarà sempre centrale per un 40% delle tue risorse destinate a budget, ma potrà esser differenziato mostrando per esempio la tua pubblicità non solo nel circuito principale di Google ma anche in quello dei siti tematici convenzionati con Google. In questi casi hai grandi possibilità di spiazzare la tua concorrenza e ricavarti circuiti di visibilità tutti per te. Essendo minori le risorse destinate al pay per click, seppur centrali, potrai potenziare l’email marketing, la tua presenza nei social network e soprattutto porre delle basi più solide per una tua presenza organica (non a a pagamento nei principali circuiti di visibilità costituiti dai motori di ricerca.

LIVELLI ALTI DI CONCORRENZA (LE RICHIESTE DI MERCATO IN QUESTI CASI SONO NEL 90% DEI CASI SEMPRE ELEVATE)

Il pay per click se non eseguito correttamente quasi in maniera maniacale e perfetta potrebbe tradursi in un “bagno di sangue” a livello di budget investito con tutte le incognite del riscontro data l’altissima presenza di concorrenti online.

In questi casi consiglio il cliente di partire subito con una massiccia operazione di email marketing a liste fredde di potenziali nuovi clienti; ridurre al 20% la presenza con il pay per click utilizzando tale strumento soprattutto a livello di indagine di mercato per comprendere e studiare eventuali nicchie non sondate all’interno della gamma principale di prodotti. Cercare un gruppo di interesse rispetto al nostro prodotto o servizio offerto nei social network ai quali mostrare il nostro messaggio pubblicitario. Il Social Network diventa particolarmente prezioso quando il nostro mercato è localizzato ad un determinato territorio o quando si ha un gruppo omogeneo di potenziali clienti interessati, come ti dicevo, ad un determinato argomento collegato al nostro core business. Provare, non ultimo, ad avviare una presenza organica nei motori di ricerca ma solo per specifici e settoriali termini di ricerca magari ottenuti proprio dal pay per click.

Ecco ti ho fornito alcuni casi studio a livello teorico. Prendili come una traccia da applicare al tuo specifico business online. Chiaramente sono da effettuarsi dei distinguo a seconda del settore nel quale operate come imprenditori. Però di massima consideralo un percorso ed uno schema molto ma molto valido visto che deriva dall’esperienza di più di 10 anni di lavoro sul campo per portare sempre nuovi clienti alle aziende da parte mia seguite.

Bene. Spero come sempre che queste mie indicazioni ti siano state utili.

Attendo i tuoi commenti.

A presto!

Matteo Pasqualini